Grazie: un intreccio di architettura, storia, natura, devozione, cultura e tradizioni popolari
Il borgo si sviluppa attorno a un nucleo storico ben conservato, che per secoli ha vissuto in stretta simbiosi con l’ambiente naturale circostante. È tutelato sia dal punto di vista storico e monumentale, sia paesaggistico e ambientale.
Il cuore antico di Grazie è rappresentato dal Santuario e dagli edifici che delimitano il piazzale antistante. Dal 1984 l’intero borgo rientra nel Parco Regionale del Mincio; alle sue spalle si estende una Riserva Naturale compresa in una Z.P.S. (Zona di Protezione Speciale per l’avifauna), gran parte della quale è riconosciuta anche come S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario).
La parte più antica dell’insediamento si trova in via Madonna delle Neve, con edifici a schiera che conservano la “cellula originaria” da cui si sono sviluppate, nel tempo, le varie tipologie edilizie. Le piccole case sul lato destro della piazza testimoniano le trasformazioni avvenute nei secoli: molte di esse derivano dalla chiusura dei portici che un tempo circondavano lo spazio.
Tra gli edifici di particolare interesse architettonico spiccano una costruzione sul lato destro della piazza e il Palazzo Sarto, situato all’angolo tra via Francesca e via San Pio X.
Il tessuto edilizio prevalente è quello a schiera evoluta. In diversi casi le abitazioni derivano dall’unione di più cellule di base: manufatti di dimensioni contenute, con un’altezza massima di due piani, ad eccezione di alcuni che raggiungono il terzo. Le case prospicienti la piazza, sul lato destro, sembrano aver mantenuto l’altezza originaria dei portici che delimitavano lo spazio principale del borgo.
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