La Fiera delle Grazie di Curtatone non è soltanto una celebrazione religiosa, ma un evento che nel tempo è diventato un punto di riferimento per la devozione popolare, l’arte dei madonnari e la vita sociale del territorio mantovano.
Le presenze negli anni testimoniano un cammino fatto di crescita, trasformazioni e sfide, che hanno reso questa fiera una delle manifestazioni più partecipate dell’Italia centro-settentrionale.
Le origini: la devozione popolare
Fin dal Quattrocento, la Fiera delle Grazie ha avuto come centro il Santuario della Madonna delle Grazie. Nei primi secoli si trattava soprattutto di un pellegrinaggio mariano, che richiamava fedeli dalle campagne circostanti e dai borghi vicini.
Dall’Ottocento al Novecento: la fiera diventa evento
Durante l’Ottocento la Fiera delle Grazie assunse la forma di un vero e proprio evento popolare, con bancarelle, spettacoli e un crescente numero di visitatori. Nel Novecento la partecipazione aumentò, grazie anche al richiamo dell’arte dei madonnari.
Gli anni del dopoguerra
Negli anni ’50 e ’60 le presenze crebbero in maniera significativa, raggiungendo decine di migliaia di visitatori. L’incontro con i madonnari consolidò il carattere unico della festa, che divenne sempre più un richiamo nazionale.
La consacrazione dagli anni ’80
Gli anni ’80 e ’90 furono i decenni della consacrazione: folle imponenti riempivano Curtatone, mentre la dimensione internazionale del concorso dei madonnari portava visibilità e prestigio.
Gli anni Duemila e il presente
Nel nuovo millennio la Fiera ha mantenuto numeri stabili molto alti, oscillando tra 50.000 e 100.000 presenze a edizione, con punte eccezionali nei momenti di massima partecipazione. Anche dopo la pandemia, la manifestazione ha dimostrato una forte capacità di resilienza, tornando rapidamente a registrare grandi numeri, considerando che si è appena tenuta la 600esima edizione.
Le presenze alla Fiera per ogni decennio
| Decennio | Presenze stimate | Caratteristiche principali |
|---|---|---|
| 1400-1700 | Qualche migliaio | Pellegrinaggi religiosi, culto mariano |
| 1800-1900 | 5.000 – 10.000 | Nascita della fiera popolare con bancarelle e spettacoli |
| 1950-1960 | 20.000 – 30.000 | Boom del dopoguerra, consolidamento dei madonnari |
| 1970-1980 | 30.000 – 50.000 | Crescita costante, maggiore eco mediatica |
| 1980-1990 | 60.000 – 70.000 | Dimensione nazionale, forte richiamo turistico |
| 2000-2010 | 70.000 – 90.000 | Apertura internazionale, arrivo di artisti da tutto il mondo |
| 2010-2020 | 50.000 – 100.000 | Stabilità, con cali dovuti alla pandemia |
| 2021-oggi | 80.000 – 100.000 | Ripresa post-pandemia, patrocinio europeo, grande visibilità |
La Fiera delle Grazie è un esempio unico di come una tradizione popolare possa evolvere e crescere nei secoli. Le presenze, oggi stabilmente tra le più alte per eventi culturali e religiosi in Italia, raccontano non solo la forza della devozione mariana, ma anche la capacità dell’arte dei madonnari di attrarre e incantare un pubblico sempre più vasto e internazionale.

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